I suoi quadri (quelli esposti sono in gran parte ispirati da vecchie canzonette italiane e francesi anni Venti e Trenta) sono piccole storie di coppie, un lui, una lei, a volte con un altro lui o un'altra lei.
I loro sguardi tranquilli nascondo un'inquietudine profonda, come se il finale della loro vicenda nascondesse un risvolto amaro. I colori delle tele sono vivaci, quasi violenti, eppure è la malinconia che trasuda dal blu Klein, dal giallo caldo al rosso purpureo che fanno da sfondo agli ometti e alle donnine dal taglio di capelli demodé che, leggeri, svolazzano eterei sebbene un po' goffi.
Torino, dove il pittore vive e lavora, appare spesso sullo sfondo, stilizzata, come per non voler dar troppo fastidio ai personaggi, che stanno vivendo con sfumata delicatezza la loro vita.
Vignani, oltre dedicarsi alla pittura, è anche scrittore ed è comparso in piccole parti come attore in alcune pellicole italiane.
La mostra è aperta fino al 29 settembre 2013.
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