Fino al 6 aprile la Wunderkammer della GAM di Torino ospita "Un racconto di Berlino, 1981", 130 disegni che Sergio Staino realizzò in occasione del suo viaggio a Berlino Ovest nel 1981. Ci troviamo il suo alter-ego Bobo che si aggira nella città che doveva attendere ancora otto anni prima di vedere la caduta del suo Muro, facendo le sue considerazioni da turista interessato agli aspetti più coinvolgenti della città tedesca. Ma accanto allo Staino-fumettista il visitatore trova anche i bellissimi istanti catturati dallo Staino-architetto, meno conosciuto. Sono scorci di Berlino tratteggiati finemente, con un'attenzione dei particolari che nel corso degli anni a seguire si perderanno inesorabilmente come conseguenza di una malattia agli occhi. Monumenti, edifici, vie ma anche interni di una tristezza struggente (vedi come esempio per tutti Il cielo dalla cucina), che si trasforma nel degrado e grigiore della periferia e dei confini con la Berlino Est.
La GAM ha organizzato inoltre alcuni incontri con giornalisti e scrittori, disegnatori e protagonisti della politica italiana, che dialogano con il vignettista toscano sullo stato della Satira. Mercoledì 10 marzo Mario Calabresi, direttore de la Stampa, Piero Fassino, sindaco di Torino, Emanuele Macaluso, giornalista e dirigente politico, David Riondino, regista e attore e Maurizio Boldrini, giornalista e docente, si sono confrontati sul rapporto fra la sinistra e la satira "Un'antica passione, un persistente dilemma".
Staino (grande affabulatore), il 91enne Macaluso e Riondino hanno ripercorso la nascita e la storia delle pagine satiriche di Tango in un giornale come l'Unità che nel 1982 era ancora l'organo ufficiale di un partito rigido e antico, Quando, come ha ricordato Fassino, "nelle riunioni di dirigenza chi doveva parlare si alzava in piedi nel silenzio e rispetto generali". E la satira suscitava "sdegno e indignazione" fra i vertici del partito, con un Natta (la celebre vignetta: “Nattango“) che se la prendeva a male vedendosi nudo in prima pagina ("maledetti satiri, avete distrutto il partito").
Lo scenario, in conclusione é sconfortante: per Calabresi "non c'è più posto per la brillantezza della satira, forma troppo raffinata contro l'abbrutimento e la cattiveria degli insulti nel panorama politico attuale". Chiusa Staino: "Per fare satira ci vuole una politica che appassioni, siamo in un momento di grandi cambiamenti e di riflessione, la vignetta in prima pagina non basta più".
L'ultimo appuntamento con Sergio Staino è giovedì 26 marzo: REPORTAGE CON LA MATITA - Raccontare i luoghi e le storie con il disegno e le parole.
Per informazioni www.gamtorino.it
L'ex direttore dell'Unità Emanuele Macaluso |
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