Disegno di Danilo Paparelli |
Le ex modelle sono prese a modello
Capita di guardare vecchie foto, dove io bimbetta e soggetto principale, ero in primo piano, e quasi da sfondo si stagliavano nonni e prozii. Appaiono impietosamente vecchi. Eppure avevano una sessantina d'anni. Scorro le foto di mia nonna, in procinto di andare in pensione. Sono i primi anni Sessanta. Anche lei ha l’età in cui, in quei tempi, ci si apprestava ad abbandonare il lavoro, ma ne dimostra almeno una decina in più delle coetanee dei giorni nostri.
2016. A 63 anni, Isabella Rossellini torna a fare da testimonial a una grande casa di cosmetica. Dunque una donna “anzianotta” si affianca alle ragazze giovanissime. Ma guarda. Chi vuole vendere si sta accorgendo che l'Europa, e soprattutto l'Italia, è un paese di attempate. Che sono quelle che hanno ancora soldi da spendere in creme costose anche grazie alle generose pensioni che sono riuscite a ottenere negli anni d'oro. Mentre le ragazze, precarie, mal pagate (non tutte, ma una buona parte sì), lo stesso budget che dovrebbero sborsare per un cosmetico di alta gamma, lo utilizzano per fare la spesa per una settimana.
“La bellezza femminile non ha età” , dice Giorgio Armani che ha chiamato quattro top model ultra quarantenni degli anni Ottanta nella sua ultima campagna pubblicitaria. E' giunta forse l'ora che ci stiamo dando una mossa? Perché solo gli uomini diventano “più interessanti” invecchiando? E alcuni, addirittura, migliorano?
Perché lo dicono loro, gli uomini, geneticamente programmati a far cascare l'occhio sulla fanciulla in fiore per motivi riproduttivi. Noi donne di una certa età, invece, conviveremmo anche bene con le nostro rughe, i nostri afflosciamenti qua e là, che i problemi seri e gravi, sono ben altri. “Lasciatemi tutte le rughe, non me ne togliete nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire”, diceva saggiamente Anna Magnani. Smettiamola di massacrarci con interventi di chirurgia estetica, che danno sempre risultati devastanti, in qualche caso addirittura mostruosi. “Vecchia” non è un insulto, ma solo un aggettivo. Che ha una funzione restrittiva o distintiva, cioè limita e distingue all’interno della categoria l’appartenenza (“gli amici vecchi non sono quelli giovani”), oppure ha una funzione descrittiva o intensificatrice, cioè fornisce un puro dato oggettivo o lo enfatizza, quando è posto prima di una parola (“i vecchi amici”, oppure, “di vecchia data”), secondo la definizione che ne fa la Treccani.
Prendiamo invece esempio dalle donne vissute, ma che non si danno per vinte. Interessanti proprio come gli uomini perché hanno dentro di sé qualcosa che sublima il loro aspetto. Fiere dell'età che passa, cosa contro la quale non ci si può fare niente, se non cercare di viverla con leggerezza.
Personalmente consiglierei ai pubblicitari di chiamare nelle loro campagne, oltre ad ex modelle o attrici (che, per carità vanno benissimo, come la splendida ultrasettantenne Jane Fonda), anche altre donne mature. Artiste, scienziate, imprenditrici, o anche “semplici” e sconosciute casalinghe. Dal volto segnato, anche rugoso, ma dallo sguardo acceso, lucido, brillante. Persone che portano stampate sul volto la loro esistenza - bella o brutta sia stata, non importa- ma che comunichino emozioni e comunque positività nei confronti della vita .
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