giovedì 14 dicembre 2017

LO SPETTACOLO "NATALE IN CASA NATALE" A CARRU'



Appuntamento domenica 17 dicembre alle ore 15,30 con lo spettacolo ”Natale in casa Natale” presso il teatro Fratelli Vacchetti di Carrù. Il testo è tratto dall’omonimo libro di Monica Bruna (Nerosubianco Edizioni) che ci porta nella casa di Babbo Natale in Lapponia durante i giorni dei preparativi per la magica notte che tutti i bambini aspettano. Conosceremo la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito. Tutti gli anni, infatti, mille imprevisti gettano Babbo Natale nello sconforto per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo. E come tutti gli anni Mamma Natale cercherà di rimediare, con l'aiuto della piccola Mimmi, ai disastri combinati dal papà elfo pasticcione.
Nello spettacolo l'attore Enrico Dusio racconterà la storia, con le musiche originali del compositore Carmelo Lacertosa eseguite dal duo pianistico Sara Musso e Maria Grazia Perello, mentre il disegnatore Danilo Paparelli realizzerà sulla lavagna luminosa originali vignette che daranno vita a Babbo e Mamma Natale, agli elfi, alle renne e a tutti i personaggi che popolano questa divertente storia natalizia.

mercoledì 6 dicembre 2017

Mercoledì 6 dicembre appuntamento presso l’Ippogrifo Bookstore di Cuneo per la presentazione di “Natale in casa Natale”


Mercoledì 6 dicembre alle appuntamento ore 17,30 presso Ippogrifo Bookstore, in corso Nizza 1 a Cuneo per la presentazione del libro  “Natale in casa Natale” (Edizioni Nerosubianco).
L’autrice Monica Bruna e l’illustratore Danilo Paparelli dialogheranno con la giornalista Fiorenza Barbero per raccontare  quello che accade in Lapponia  nella casa di Babbo Natale nei giorni dei preparativi per la magica notte. Si potrà così conoscere  la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza, dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo.
Affianca il racconto il nuovo album “Una favola da colorare”, con le illustrazioni di Danilo Paparelli che possono essere staccate, personalizzate e regalate, dando libero sfogo alla fantasia.

venerdì 14 aprile 2017

PASQUA

Quadro di Franco Bruna



Tutti attendono Pasqua come la prima vera piccola vacanza dopo le feste natalizie. Sembra che si debba fare chissà cosa, ma in fondo c'è un solo giorno in più rispetto al normale fine settimana, a meno che non si attacchino altri giorni di ferie, ma questo non tutti possono farlo. Così, la domanda ricorrente già un mese prima è “cosa fai per Pasqua?”. Non è che in due giorni e mezzo/tre si possa fare granché. Stranamente, però, nei discorsi che la gente si fa il tempo sembrerebbe dilatarsi, o – almeno – così piacerebbe che fosse.

Da piccoli si andava a fare il sacro picnic con i genitori e i parenti. A Pasquetta si caricavano le macchine e si partiva, di solito per andare non tanto lontano dalla città. Era difficilissimo riuscire a trovare un posto che non fosse già intasato di gente, perché noi si arrivava sempre dopo, in ritardo. E così toccava accontentarsi di un fazzoletto di terreno, di solito mai pianeggiante, con tutti che si lamentavano per qualcosa. Poi, al termine di una giornata che sembrava lunghissima, ci si metteva in macchina e, per chi come noi tornava a Torino, un altro lunghissimo viaggio di ore, perlopiù fermi in coda.

Il lunedì di Pasquetta è stato anche l'occasione per le prime gite fuori porta da liceali, quando ci si emancipava appena dai genitori. Non facilissima era l'organizzazione per gli spostamenti, visto che nessuno aveva la patente, ma in qualche modo ci si arrangiava. Vuoi con i mezzi pubblici, vuoi con l'aiuto di qualche genitore che si caricava 4-5 ragazzini per volta e che trasportava fino alla casetta di campagna, dove solitamente ci si rintanava perché pioveva sempre e faceva un freddo cane.

Il mio ricordo va proprio ad un giorno uggioso di quelli. 16-17 anni, chiusi in una cucina umida con il putagè acceso. E Another One Bites the Dust dei Queen suonato da una musicassetta casalinga a tutto volume.

lunedì 20 febbraio 2017

RICORDI DI UN INDIMENTICABILE CARICATURISTA:FRANCO BRUNA

Sono passati tre anni da quando Franco Bruna ci ha lasciati ma le sue opere, in particolari le sue caricature, le vedi periodicamente spuntare qui e là ad illustrare un articolo o a rinforzo  delle pagine  un libro, proprio come accade ai grandi artisti le cui opere non ti stufi mai di rivedere  o risentire.
Nato a Torino nel 1935, nel 1971 su consiglio dell'amico Giovanni Arpino, pubblica la sua prima caricatura su Stampa Sera in occasione dell’incontro di boxe  tra Cassius Clay e Joe Frazier.
E da quel momento non smette più.
Su La Stampa per quaranta anni ci ha regalato le sue interpretazioni dei personaggi famosi, dalla politica allo spettacolo  allo sport. Suo è il logo della rubrica di Massimo Gramellini “Granata da legare”.
Le sue caricature non sono mai feroci, tantomeno volgari, cioè facili e banali,con il  suo realismo ritrattistico Franco Bruna si avvale di una sorta di satira circostanziale e di ambientazione per irridere e far sorridere.
Si può ben dire di lui che è il caposcuola dei nuovi e attuali caricaturisti italiani.
Bruna è il primo infatti che spazia al di là dei confini e non si ferma alla lezione  francese, che sino ad allora tanto ha influenzato gli autori italiani, ma guarda al mondo anglosassone, a Levine, a Steadman, a Willson.
Ed è quello che i giornali aspettavano.
Cominicia così a collaborare assiduamente anche con La Gazzetta dello Sport, Il Corriere della Sera, L'Espresso, Panorama, La Discussione, Il Corriere dei Ragazzi, Airone, Ciak. 
Il suo eclettismo gli permette di lavorare anche per la Walt Disney per la quale realizza fantastiche copertine.
La sua produzione è sterminata, figlia certamente di una dote naturale ma anche di una applicazione tanto ferrea quanto meticolosa.
Vince premi a ripetizione: la Grolla d’Oro, la Palma d’Oro a Bordighera, il premio satira Politica a Forte dei Marmi. Nel 2005 riceve il premio Giorgio Cavallo della Città di Moncalieri, un Oscar alla carriera.
Ma se è la caricatura a renderlo famoso, non se ne fa una prigione e continua a dipingere a creare acqueforti e litografie e a scolpire il legno.
Illustra “Pinocchio” e “Alice nel paese delle meraviglie” dando di questi libri, sui quali si sono cimentati i migliori illustratori, una nuova interpretazione  e una nuova vitalità.
Sarà Bruno Gambarotta a raccontare le immagini della vita e delle opere di Franco Bruna e una nutrita schiera di caricaturisti e umoristi piemontesi ( Aloi, Audisio, Benny, Chiostri, Giordano, Isca, Paparelli, Superbi) porterà il personale ricordo di quello che è stato un vero maestro di un’arte non seconda a nessun’altra.

La serata, a ingresso gratuito,  è organizzata dalla Onlus International Help
(www.internationalhelp.it)