lunedì 30 aprile 2018

A Dogliani i famosi nelle caricature di Franco Bruna

Mercoledì 2 maggio alle 17 sarà inaugurata a Dogliani presso il museo archeologico Giuseppe Gabetti la mostra “Franco Bruna: Caricature dei famosi”.
Il torinese Franco Bruna – scomparso nel 2014 – è stato uno dei più importanti caricaturisti italiani. Cominciò quasi per caso nel 1971 su consiglio dell'amico Giovanni Arpino, quando pubblicò la sua prima caricatura su Stampa Sera in occasione dell’incontro di boxe  tra i pesi massimi Cassius Clay e Joe Frazier. Da quel momento, per quasi quarant’anni, ha collaborato per tutte le più importanti pubblicazioni italiane, politiche, economiche, scientifiche, sportive e per l'infanzia: La Stampa, Il Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport,  L'Espresso, Panorama, La Discussione, Il Corriere dei Ragazzi, Airone, Topolino, Ciak, Hurrà Juventus, Alè Toro. In mostra ci sarà una scelta di alcune sue  caricature dedicate ai personaggi che hanno fatto la storia della politica, dello spettacolo e dello sport.
Accanto a quello che rappresentava il suo “lavoro”, sarà inoltre possibile vedere una selezione di quadri che ha prodotto nell’arco di tutta la vita,  facenti parte dei cicli “I giardini” e “I gatti dei famosi”.
All’inaugurazione saranno presenti il giornalista Rai Alberto Gedda e il critico di satira umoristica Dino Aloi.
Una mostra da non perdere che entra a pieno titolo tra gli appuntamenti in programma per la 7ª edizione del Festival della Tv e dei nuovi media.

La mostra è stata organizzata dagli Amici del Museo Giuseppe Gabetti, col patrocinio del Comune di Dogliani e del mensile “Dogliani e la sua Langa”, e sarà aperta dal 2 maggio al 3 giugno 2018 con il seguente orario: sabato e domenica 10,00-12,00/15.00-19,00 e durante il Festival della Tv.


giovedì 14 dicembre 2017

LO SPETTACOLO "NATALE IN CASA NATALE" A CARRU'



Appuntamento domenica 17 dicembre alle ore 15,30 con lo spettacolo ”Natale in casa Natale” presso il teatro Fratelli Vacchetti di Carrù. Il testo è tratto dall’omonimo libro di Monica Bruna (Nerosubianco Edizioni) che ci porta nella casa di Babbo Natale in Lapponia durante i giorni dei preparativi per la magica notte che tutti i bambini aspettano. Conosceremo la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito. Tutti gli anni, infatti, mille imprevisti gettano Babbo Natale nello sconforto per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo. E come tutti gli anni Mamma Natale cercherà di rimediare, con l'aiuto della piccola Mimmi, ai disastri combinati dal papà elfo pasticcione.
Nello spettacolo l'attore Enrico Dusio racconterà la storia, con le musiche originali del compositore Carmelo Lacertosa eseguite dal duo pianistico Sara Musso e Maria Grazia Perello, mentre il disegnatore Danilo Paparelli realizzerà sulla lavagna luminosa originali vignette che daranno vita a Babbo e Mamma Natale, agli elfi, alle renne e a tutti i personaggi che popolano questa divertente storia natalizia.

mercoledì 6 dicembre 2017

Mercoledì 6 dicembre appuntamento presso l’Ippogrifo Bookstore di Cuneo per la presentazione di “Natale in casa Natale”


Mercoledì 6 dicembre alle appuntamento ore 17,30 presso Ippogrifo Bookstore, in corso Nizza 1 a Cuneo per la presentazione del libro  “Natale in casa Natale” (Edizioni Nerosubianco).
L’autrice Monica Bruna e l’illustratore Danilo Paparelli dialogheranno con la giornalista Fiorenza Barbero per raccontare  quello che accade in Lapponia  nella casa di Babbo Natale nei giorni dei preparativi per la magica notte. Si potrà così conoscere  la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza, dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo.
Affianca il racconto il nuovo album “Una favola da colorare”, con le illustrazioni di Danilo Paparelli che possono essere staccate, personalizzate e regalate, dando libero sfogo alla fantasia.

venerdì 14 aprile 2017

PASQUA

Quadro di Franco Bruna



Tutti attendono Pasqua come la prima vera piccola vacanza dopo le feste natalizie. Sembra che si debba fare chissà cosa, ma in fondo c'è un solo giorno in più rispetto al normale fine settimana, a meno che non si attacchino altri giorni di ferie, ma questo non tutti possono farlo. Così, la domanda ricorrente già un mese prima è “cosa fai per Pasqua?”. Non è che in due giorni e mezzo/tre si possa fare granché. Stranamente, però, nei discorsi che la gente si fa il tempo sembrerebbe dilatarsi, o – almeno – così piacerebbe che fosse.

Da piccoli si andava a fare il sacro picnic con i genitori e i parenti. A Pasquetta si caricavano le macchine e si partiva, di solito per andare non tanto lontano dalla città. Era difficilissimo riuscire a trovare un posto che non fosse già intasato di gente, perché noi si arrivava sempre dopo, in ritardo. E così toccava accontentarsi di un fazzoletto di terreno, di solito mai pianeggiante, con tutti che si lamentavano per qualcosa. Poi, al termine di una giornata che sembrava lunghissima, ci si metteva in macchina e, per chi come noi tornava a Torino, un altro lunghissimo viaggio di ore, perlopiù fermi in coda.

Il lunedì di Pasquetta è stato anche l'occasione per le prime gite fuori porta da liceali, quando ci si emancipava appena dai genitori. Non facilissima era l'organizzazione per gli spostamenti, visto che nessuno aveva la patente, ma in qualche modo ci si arrangiava. Vuoi con i mezzi pubblici, vuoi con l'aiuto di qualche genitore che si caricava 4-5 ragazzini per volta e che trasportava fino alla casetta di campagna, dove solitamente ci si rintanava perché pioveva sempre e faceva un freddo cane.

Il mio ricordo va proprio ad un giorno uggioso di quelli. 16-17 anni, chiusi in una cucina umida con il putagè acceso. E Another One Bites the Dust dei Queen suonato da una musicassetta casalinga a tutto volume.

lunedì 20 febbraio 2017

RICORDI DI UN INDIMENTICABILE CARICATURISTA:FRANCO BRUNA

Sono passati tre anni da quando Franco Bruna ci ha lasciati ma le sue opere, in particolari le sue caricature, le vedi periodicamente spuntare qui e là ad illustrare un articolo o a rinforzo  delle pagine  un libro, proprio come accade ai grandi artisti le cui opere non ti stufi mai di rivedere  o risentire.
Nato a Torino nel 1935, nel 1971 su consiglio dell'amico Giovanni Arpino, pubblica la sua prima caricatura su Stampa Sera in occasione dell’incontro di boxe  tra Cassius Clay e Joe Frazier.
E da quel momento non smette più.
Su La Stampa per quaranta anni ci ha regalato le sue interpretazioni dei personaggi famosi, dalla politica allo spettacolo  allo sport. Suo è il logo della rubrica di Massimo Gramellini “Granata da legare”.
Le sue caricature non sono mai feroci, tantomeno volgari, cioè facili e banali,con il  suo realismo ritrattistico Franco Bruna si avvale di una sorta di satira circostanziale e di ambientazione per irridere e far sorridere.
Si può ben dire di lui che è il caposcuola dei nuovi e attuali caricaturisti italiani.
Bruna è il primo infatti che spazia al di là dei confini e non si ferma alla lezione  francese, che sino ad allora tanto ha influenzato gli autori italiani, ma guarda al mondo anglosassone, a Levine, a Steadman, a Willson.
Ed è quello che i giornali aspettavano.
Cominicia così a collaborare assiduamente anche con La Gazzetta dello Sport, Il Corriere della Sera, L'Espresso, Panorama, La Discussione, Il Corriere dei Ragazzi, Airone, Ciak. 
Il suo eclettismo gli permette di lavorare anche per la Walt Disney per la quale realizza fantastiche copertine.
La sua produzione è sterminata, figlia certamente di una dote naturale ma anche di una applicazione tanto ferrea quanto meticolosa.
Vince premi a ripetizione: la Grolla d’Oro, la Palma d’Oro a Bordighera, il premio satira Politica a Forte dei Marmi. Nel 2005 riceve il premio Giorgio Cavallo della Città di Moncalieri, un Oscar alla carriera.
Ma se è la caricatura a renderlo famoso, non se ne fa una prigione e continua a dipingere a creare acqueforti e litografie e a scolpire il legno.
Illustra “Pinocchio” e “Alice nel paese delle meraviglie” dando di questi libri, sui quali si sono cimentati i migliori illustratori, una nuova interpretazione  e una nuova vitalità.
Sarà Bruno Gambarotta a raccontare le immagini della vita e delle opere di Franco Bruna e una nutrita schiera di caricaturisti e umoristi piemontesi ( Aloi, Audisio, Benny, Chiostri, Giordano, Isca, Paparelli, Superbi) porterà il personale ricordo di quello che è stato un vero maestro di un’arte non seconda a nessun’altra.

La serata, a ingresso gratuito,  è organizzata dalla Onlus International Help
(www.internationalhelp.it)

mercoledì 14 dicembre 2016

"NATALE IN CASA NATALE": IL LIBRO E LO SPETTACOLO


Disegno di Danilo Paparelli



Leggi come è nato "Natale in casa Natale" su www.targatocn.it.

Il libro “Natale in casa Natale” di Monica Bruna con le illustrazioni di Danilo Paparelli, è edito da Nerosubianco edizioni, ed è acquistabile anche  ONLINE.



domenica 11 dicembre 2016

"NATALE IN CASA NATALE" DEBUTTA A TORINO

Vi siete mai chiesti come riesce Babbo Natale a fare tutto il suo lavoro da solo? Per scoprirlo basta leggere il racconto scritto da Monica Bruna ”Natale in casa Natale” (Nerosubianco editore), che ci porta nella sua casa in Lapponia nei giorni dei preparativi per la magica notte che tutti i bambini aspettano. Conosceremo la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito.  Tutti gli anni, infatti, mille imprevisti gettano Babbo Natale nello sconforto per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo. E come tutti gli anni Mamma Natale cercherà di rimediare, con l'aiuto della piccola Mimmi, ai disastri combinati dal papà  elfo pasticcione
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“Natale in casa Natale”  è una favola originale, al tempo stesso antica e moderna,  che per la prima volta vede la presenza di un personaggio femminile che solitamente non compare mai accanto a Babbo Natale. Ma ma non è solo un libro.

Il racconto, infatti, sarà rappresentato anche in teatro, con le musiche originali del compositore Carmelo Lacertosa eseguite dal duo pianistico Sara Musso e Maria Grazia Perello e l'interpretazione dell'attore Enrico Dusio. Il disegnatore Danilo Paparelli realizzerà sulla lavagna luminosa originali vignette che daranno vita a Babbo e Mamma Natale, agli elfi, alle renne e a tutti i personaggi che popolano questa divertente storia natalizia.

Lo spettacolo debutta al Teatro Vittoria di Torino lunedì 12 dicembre con due rappresentazioni al mattino per le scuole, repliche martedì 13 dicembre. Domenica 18 dicembre alle ore 16 sarà in Sala San Giovanni a Cuneo.


mercoledì 12 ottobre 2016

giovedì 29 settembre 2016

giovedì 1 settembre 2016

RASSEGNA STAMPA: LARTIGUE A NIZZA SUL SETTIMANALE IDEA




Jacques Lartigue e il suo mondo lieve, articolo pubblicato sul settimanale Idea del 1 settembre 2016.









sabato 30 luglio 2016

mercoledì 1 giugno 2016

LA CONTRO COPERTINA DI TARGATOCN: VECCHI TELEFONI...

Disegno di Danilo Paparelli
Il telefono è un apparecchio confidenziale, alzi la cornetta e ti da subito del tu, tu, tu...
Leggi su www.targatocn.it

mercoledì 20 aprile 2016

mercoledì 6 aprile 2016

mercoledì 23 marzo 2016

LA CONTRO COPERTINA DI TARGATOCN: MODELLE VECCHIO STAMPO

Disegno di Danilo Paparelli
Le ex modelle sono prese a modello

Capita di guardare vecchie foto, dove io bimbetta e soggetto principale, ero in primo piano, e quasi da sfondo si stagliavano nonni e prozii. Appaiono impietosamente vecchi. Eppure avevano una sessantina d'anni. Scorro le foto di mia nonna, in procinto di andare in pensione. Sono i primi anni Sessanta. Anche lei ha l’età in cui, in quei tempi, ci si apprestava ad abbandonare il lavoro, ma ne dimostra almeno una decina in più delle coetanee dei giorni nostri.

2016. A 63 anni, Isabella Rossellini torna a fare da testimonial a una grande casa di cosmetica. Dunque una donna “anzianotta” si affianca alle ragazze giovanissime. Ma guarda. Chi vuole vendere si sta accorgendo che l'Europa, e soprattutto l'Italia, è un paese di attempate. Che sono quelle che hanno ancora soldi da spendere in creme costose anche grazie alle generose pensioni che sono riuscite a ottenere negli anni d'oro. Mentre le ragazze, precarie, mal pagate (non tutte, ma una buona parte sì), lo stesso budget che dovrebbero sborsare per un cosmetico di alta gamma, lo utilizzano per fare la spesa per una settimana.

“La bellezza femminile non ha età” , dice Giorgio Armani che ha chiamato quattro top model ultra quarantenni degli anni Ottanta nella sua ultima campagna pubblicitaria. E' giunta forse  l'ora che ci stiamo dando una mossa? Perché solo gli uomini diventano “più interessanti” invecchiando? E alcuni, addirittura, migliorano?

Perché lo dicono loro, gli uomini, geneticamente programmati a far cascare l'occhio sulla fanciulla in fiore per motivi riproduttivi. Noi donne di una certa età, invece, conviveremmo anche bene con le nostro rughe, i nostri afflosciamenti qua e là, che i problemi seri e gravi, sono ben altri. “Lasciatemi tutte le rughe, non me ne togliete nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire”, diceva saggiamente Anna Magnani. Smettiamola di massacrarci con interventi di chirurgia estetica, che danno sempre risultati devastanti, in qualche caso addirittura mostruosi. “Vecchia” non è un insulto,   ma solo un aggettivo.  Che ha una funzione restrittiva o distintiva, cioè limita e distingue all’interno della categoria l’appartenenza (“gli amici vecchi non sono quelli giovani”), oppure ha una funzione descrittiva o intensificatrice, cioè fornisce un puro dato oggettivo o lo enfatizza, quando è posto prima di una parola (“i vecchi amici”, oppure, “di vecchia data”), secondo la definizione che ne fa la Treccani.

Prendiamo invece esempio dalle donne vissute,  ma che non si danno per vinte. Interessanti proprio come gli uomini perché hanno dentro di sé qualcosa che sublima il loro aspetto. Fiere dell'età che passa, cosa contro la quale non ci si può fare niente, se non cercare di viverla con leggerezza.
Personalmente consiglierei ai pubblicitari di chiamare nelle loro campagne, oltre ad ex modelle o attrici (che, per carità vanno benissimo, come la splendida ultrasettantenne Jane Fonda), anche altre donne mature. Artiste, scienziate, imprenditrici, o anche “semplici” e sconosciute casalinghe. Dal volto segnato, anche rugoso, ma dallo sguardo acceso, lucido, brillante. Persone che portano stampate sul volto la loro esistenza - bella o brutta sia stata, non importa- ma che comunichino emozioni e comunque positività nei confronti della vita .