Nel 1840 la certosa nacque a nuova vita grazie al cavalier Giuseppe Avena che trasformò l'antico complesso in uno stabilimento idroterapico, che divenne un posto à la page, frequentato anche da Camillo Benso conte di Cavour e Massimo d'Azeglio
Seguì, ai primi del Novecento un altro periodo d'oblio, finchè subentrarono, nel 1934, i Padri Missionari della Consolata di Torino, che tutt'oggi curano e gestiscono la certosa.
Il complesso comprende un grande chiostro, la cappella del Priore, con decorazioni affrescate da scene religiose e finte prospettive del XVIII secolo, e la piccola chiesa dell'Assunta, del XVI secolo.
Il complesso comprende un grande chiostro, la cappella del Priore, con decorazioni affrescate da scene religiose e finte prospettive del XVIII secolo, e la piccola chiesa dell'Assunta, del XVI secolo.
All'interno della certosa c'è anche una piccola collezione tassidermica, con animali locali ed esotici abbinati in maniera un po' bizzarra.
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