Sul fronte dell'impegno civile, il Festival della Tv e dei nuovi Media (Dogliani, 3-5 maggio), non si è fatto mancare nulla.
Ad iniziare da un Roberto Saviano ancora più efficace quando si tratta di parlare dal vivo, in mezzo alla gente, che ha illustrato una serie di titoloni dei giornali locali della Campania. Le cui prime pagine, tutti i giorni, riprendono notizie di omicidi, reati gravi, un mondo che a noi sembra frutto di realtà romanzesca. E poi i messaggi nascosti, che lanciano i titoloni, che Saviano ha decodificato per noi sprovveduti settentrionali.
Ecco alcuni esempi: "Il dolore dei boss" e "Tommaso è morto, l'ira dei padrini”, pubblicati dopo la fine del piccoloTommaso Onofri, facendo così sapere che chi lo aveva ucciso sarebbe stato un reietto per sempre; un messaggio di Francesco Schiavone detto Sandokan: "Sandokan a Berlusconi: i pentiti sono contro di noì " e poi "Sandokan controlla 4 mila voti'.
"In una terra così - spiega Saviano - accade che scrivere non è come scrivere qui".
Gli altri ospiti: Ezio Mauro, direttore de La Repubblica, il Procuratore Capo Giancarlo Caselli, Don Ciotti.
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