Ci arrivo in autobus. Nel tragitto salgono i controllori. Sono in SETTE. Tre sul pullman e quattro rimangono alla fermata. Tutto a posto (me compresa, ovviamente). Sembra che qui tutti paghino il biglietto. Strano, ma vero. In pochi istanti i Tre scendono e raggiungono gli altri.
Poi faccio un pezzetto a piedi. La giornata è ventosa, e per questo tersa. Raggiungo il nuovo parco urbano, tra Avenue Faure e Boulevard Jean Jaurès, la Promenade du Paillon, una striscia verde inaugurata alla fine dello scorso anno, là dove c'erano una stazione degli autobus e un parcheggio multipiano squallidi, come si conviene alle stazioni e ai parcheggi.
Nizza sta cambiando faccia, a poco a poco. In meglio.
Tram, polmoni verdi, zone pedonali. Soprattutto zone pedonali. Qui non fanno tante storie.
Il sindaco, appena rieletto, Christian Estrosi, sorriso smart tipo Beautiful, pare un decisionista. Nel bene e nel male (vedi il divieto di festeggiare con le bandiere nazionali non francesi durante i Mondiali di calcio).
Oggi qui ho visto una scena bellissima. Tanti bambini a sguazzare in mezzo ai getti d'acqua, che sembrano messi lì apposta. Forse il Beautiful Estrosi aveva pensato proprio a loro, chissà.
Nella Promenade, che segue il percorso del fiume Paillon, - un tempo scorreva a cielo aperto- conta 600 alberi, 6 mila arbusti, 50 mila pianticelle, fontane, getti d’acqua, nebulizzatori, chioschi, spazi coperti per il relax.
Bello.
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