venerdì 14 novembre 2014

IL VITTORIALE DI D'ANNUNZIO




Il Vittoriale degli Italiani mi ha incuriosito fin dal 1982, quando fu pubblicato un bellissimo servizio sulle pagine di FMR. E la realtà non ha deluso le aspettative, seppure, essendo come al solito di corsa, non ho potuto vedere gli interni della casa.


Il luogo è un borgo in miniatura con edifici, vie, piazze, un teatro all'aperto, giardini e corsi d'acqua fatto costruire da Gabriele D'Annunzio con l'architetto Giancarlo Maroni tra il 1921 e il 1938, a Gardone Riviera.

Quello che rimane dalla visita è la figura di artista fine, ma uomo certamente eccessivo, che deve essersi goduto la vita come pochi. Chi altri ha avuto la possibilità di autocelebrarsi come lui, con tanto di mausoleo? Si, un altro (politico), mi viene in mente...

D'Annunzio fu il prototipo dell'accumulatore seriale. Donne, oggetti, cani, auto, aerei, imbarcazioni. Molta paccottiglia assieme a pezzi unici notevoli. Credo che solo lui si sia tolto lo sfizio di tenere nel giardino di casa un teatro,un aereo Ansaldo, un motoscafo MAS e un pezzo di nave (la Puglia, che gli era stata donata dalla Marina Militare).

A completamento, il recente Museo D'Annunzio Segreto. Tantissime scarpe, vestiti,  oggetti personali, valigie bauli, collari per cani, una camicia da notte erotico-orripilante. Di lui Wally, la figlia di Toscanini, che era stata approcciata dal vate, ebbe a dire: "Neppure il più alto amor patrio avrebbe potuto convincermi al supremo sacrificio, a superare l’orrore di quella bocca. Era brutta, oscena".

Sì, decisamente. D'Annunzio se l'è proprio goduta, la vita.
























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