Disegno di Danilo Paparelli |
Da sempre soffro di mal di testa. Nella sfortuna, paradossalmente,
sono comunque fortunata. Non patisco infatti di quei dolori tremendi,
invalidanti. Tuttavia è pur sempre una grande scocciatura.
Per i medici il mal di testa è un disturbo idiopatico, cioè non se
ne conosce esattamente l'origine e i fattori scatenanti sono
innumerevoli. Ogni persona è poi un caso a sé, e a favorire il
fenomeno dell' emicrania, la cefalea di tipo tensivo o la cefalea a
grappolo, possono essere una infinità di cause.
Quanto ai rimedi, anche qui vaghiamo in una marea di possibilità
infinite, nessuna risolutiva. O ci si bombarda l'organismo con
farmaci potentissimi, o si ricorre alle classiche medicine da banco,
che lasciano un po' il tempo che trovano. Su di me le tanto
pubblicizzate pasticche “molli”, tanto per fare un esempio, non
fanno nessun effetto calmante.
Non so se la cosa possa consolare chi soffre di mal di testa, ma
anche molti personaggi famosi ne hanno sofferto. Quando Alice (Nel
Paese delle Meraviglie) guarda il Gatto del Cheshire e lo vede
svanire a poco a poco fino a che ne rimane il solo sorriso, ebbene,
ciò potrebbe essere stato stato ispirato a Lewis Carroll da alcuni
strani sintomi dell'emicrania, come lo "scotoma astenopico"
: chi ne soffre assiste alla graduale sparizione della cosa che sta
guardando e l'oggetto osservato sembra svanire. Anche a Giorgio De
Chirico capitava qualcosa di simile. Nelle “Memorie della mia vita”
racconta infatti di quella volta che vide Roberto Longhi, famoso
critico d'arte e da lui odiato, letteralmente "sparire nel
marciapiede".
Un'altra forma di emicrania, detta "classica" (o "emicrania
con aura"), è caratterizzata dalla comparsa di una serie di
strani fenomeni sintetizzati proprio con il termine "aura".
In famiglia, ne patiamo tutti. Uno dei sintomi di cui soffriamo sono
i disturbi visivi: luci puntiformi e scintillanti, linee a zigzag,
deformazioni della percezione spaziale, veri e propri buchi, zone di
assenza della visione e molto altro. Certo, avrei preferito
condividere qualcos'altro con De Chirico, anziché questo tipo di
esperienza che mi obbliga a stare al buio per ore.
Illuminante, in materia, è un libro che dice tutto già dal titolo:
“Emicrania”, del neurologo Oliver Sacks. Un vero compendio sulla
malattia e su come, con le parole dell'autore stesso, “ogni tanto,
gli esseri umani possano aver bisogno, per breve tempo, di essere
malati” nonché “una meditazione sull’emicrania intesa come
reazione biologica, analoga a quanto accade in molti animali”.
Ma nessuno pare, per il momento, abbia trovato una cura universale
per l'infinita varietà di forme del mal di testa. Ci dobbiamo
accontentare spesso di pasticche dall'effetto quasi sempre nullo, che
nelle intenzioni dovrebbero curare quasi tutto. Come le compresse
pubblicizzate in televisione in questi giorni, che farebbero passare
oltre all'emicrania, anche i dolori mestruali negli uomini.
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