Il secondo capitolo del ciclo di mostre di artisti contemporanei a confronto con le collezioni GAM, dal 6 marzo al 18 maggio 2014, è dedicata al pittore nato nel 1954 a Montecchio Emilia.
Sono esposte circa 30 opere di grandi dimensioni, tutte realizzate con la tecnica del disegno a matita su tavola, dalla metà degli anni Settanta e giunge fino ad oggi.
Particolari anatomici (denti, crani, bacini), figure femminili, paesaggi, che ricordano la tecnica di Richard Longo.
Galliani ha realizzato quattro opere inedite appositamente per la GAM: il
Paesaggio dei miei veleni (D’après Fontanesi), è stata creata ispirandosi a Paesaggio con alberi e ruscello di Antonio Fontanesi del 1895, che fa parte delle collezioni del museo. Come ha spiegato l'artista, il quadro simboleggia la mancata unione fra la natura e l'uomo, con le fedi che cadono dal cielo scuro.
Le altre opere realizzate per la mostra,
Cassiopeia, Orione e Prometeo, ripropongono l’“immaginifico inventario mistico anatomico” che contraddistingue l’opera di Galliani e trova una delle sue vette in Respiro del 2004.
Bellissimo il dialogo tra l'opera di Galliani e quella di Fontanesi.
RispondiEliminaPaola F.