martedì 8 aprile 2014

ESCHER AL FILATOIO DI CARAGLIO


Appena inaugurata ed è già un gran successo. La mostra che il Filatoio di Caraglio (promossa dall’associazione culturale Marcovaldo in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia) ospita dal 29 marzo dedicata a “L’Enigma Escher. Paradossi grafici tra arte e geometria”, con 130 opere di Maurits Cornelis Escher, è splendida.


L'artista olandese è già conosciuto dal grande pubblico perché ha beneficiato di una vasta visibilità grazie alla facile reperibilità di alcune sue opere sotto forma di gadget, quelle più famose, che sono anche esposte al Filatoio, quali "Mani che disegnano", "Relatività" , "Convesso e concavo", "Nastro di Möbius II".

Escher (1898 – 1972) prende spunto dal mondo della matematica e della geometria, ma non è noioso. Anzi. Le sue litografie, acqueforti, e stampe si sviluppano partendo da un principio razionale per poi liberarsi nella fantasia più pura, fanciullesca. Che solo i grandi artisti sanno cogliere pienamente.

Subito catturano le metamorfosi che subiscono le immagini, ma non ci si può fermare all'apparenza. Si deve anche ammirare il tratto, la tecnica, certosina, di ogni opera, anche quelle più piccole e più "semplici", che tuttavia non riescono a nascondere l'enorme lavoro di ricerca del dettaglio di Escher.

In parallelo, da vedere le opere che lo hanno ispirato. e che a sua volta ha influenzato, di Piranesi, Durer, Depero, Tato, Balla, Dalì, Victor Vasarely, Lucio Saffaro.


La mostra è curata da un comitato scientifico coordinato da Piergiorgio Odifreddi e composto da Marco Bussagli,  Federico Giudiceandrea e Luigi Grasselli.
La mostra sarà visitabile fino al 29 giugno dal giovedì al sabato dalle 14,30 alle 19, la domenica e le festività infrasettimanali dalle 10 alle 19. Per informazioni telefonare allo 0171/618260 o info@marcovaldo.it.





























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