sabato 5 aprile 2014

IL FANTASMINO


Disegno di Danilo Paparelli



A chi non è capitato, mille volte nella vita, di veder sparire qualche cosa, così senza una ragione ? Alla sottoscritta accade spessissimo. Può essere di tutto. Un oggetto piccolissimo – e allora ci si potrebbe anche farsene una ragione del perché misteriosamente scompaia – oppure una cosa anche grossa, come l'auto. Quante volte l'abbiamo parcheggiata in quegli enormi spazi dei centri commerciali e nonostante abbiamo fatto di tutto per cercare di memorizzare la fila esatta nella quale l'abbiamo lasciata, quando torniamo a lei carichi come muli, quella si è “spostata” ? In questo caso se si trova nelle immediate vicinanze ci viene in aiuto il lampeggiatore d'emergenza azionato dalla chiave, ma quando è più lontana l'angoscia ci assale. “Me l'hanno rubata”. Primo pensiero. Che poi quasi mai per fortuna corrisponde alla verità. Semplicemente, l'auto è lì bravina che ci aspetta da tutt'altra parte.

Più complicato ritrovare le cose scomparse quando è intervenuto il “fantasmino”. Che è uno specialista nel far sparire oggetti che fino ad un attimo prima erano lì davanti agli occhi. In alternativa, non sono riuscita a trovare nessuna spiegazione logica del motivo per cui se una matita, per esempio, che è sempre stata riposta nel secondo cassetto della scrivania, un giorno, di punto in bianco, non ci sia più. Sono anni che la mettiamo sempre nello stesso posto, per nessuna ragione al mondo dovrebbe essere da un'altra parte. Infatti, non c'è da nessuna parte.

Ecco allora che per forza deve essere passato il “fantasmino” che si è portato via la matita, e l'ha nascosta chissà dove. In questi casi, dopo aver fatto mente locale mille volte su dove diavolo abbiamo potuto lasciare la maledetta matita, ed aver incolpato tutti i membri della famiglia, compreso il gatto, di mettere le mani dove non devono e di nascondere le cose, allora, sfiniti, abbandoniamo la ricerca. “Tanto salterà fuori, prima o poi.”

Certo, la famosa matita salterà fuori un giorno, così, a sorpresa. E sarà il “fantasmino” che l'avrà riportata alla luce. O nel cassetto dove è sempre stata, che abbiamo rovistato mille volte e dove siamo sicurissimi invece che non ci fosse. O da tutta un'altra parte. Nei posti più assurdi. Dove non c'è alcuna ragione al mondo che giustifichi che la matita sia finita proprio lì.

Ho parlato di matita. Più tragica la circostanza quando il “fantasmino” si porta via gli occhiali da vista. Mezza accecata, vado subito in crisi. Più semplice, invece, se a sparire è il telefono cellulare. In questo caso, il “fantasmino” non si rivela tanto furbo. Non ha capito che siamo più scaltri di lui. Basta farlo squillare, e lo scomparso riappare come per miracolo.

Mi vedo già la faccia delusa del fantasmino”: ma come ? Tutto qui il mio divertimento ?







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